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Sexism Free Night: una notte inclusiva è possibile?

In occasione della Giornata contro la Violenza sulle Donne facciamo un focus su un progetto europeo che lavora sul sessismo e le discriminazioni di genere nel mondo della notte.

La violenza e la molestia sessuale negli ambienti della nightlife e del divertimento notturno sono ancora argomenti poco studiati e considerati. Di recente alcuni studi hanno evidenziato l’esistenza di un rischio specifico di violenza di genere che colpisce in modo sproporzionato le donne e le persone di identità transgender e non binaria, ed è per lo più perpetrato da uomini.

La vita notturna purtroppo non è uno spazio-tempo neutro dal punto di vista del genere; recenti movimenti globali come #MeToo hanno contribuito a evidenziare le molestie sessuali e la violenza sessuale che colpiscono le donne che lavorano nell’industria cinematografica e dei media.

Tuttavia, tali episodi di violenza di genere non sono sporadici, né eccezionali o di nicchia: le molestie sessuali e la violenza sessuale sono sistematiche e strutturali, essendo parte delle esperienze quotidiane delle donne fin dalla tenera età e continuano ad essere invisibili, ignorate, banalizzate e normalizzate, controllando e limitando le donne nel loro accesso e partecipazione alla sfera pubblica.

Mentre la partecipazione delle donne alla vita notturna è un indicatore importante della loro emancipazione dalla sfera privata e della loro autonomia, l’accesso crescente ai luoghi pubblici e sociali non significa che la vita notturna sia inclusiva.

Piuttosto, gli ambienti della vita notturna non sono neutrali e riproducono le disuguaglianze strutturali che troviamo nella società nel suo complesso, comprese le asimmetrie di genere e la violenza di genere, le molestie sessuali e la violenza sessuale.

In genere, gli ambienti underground tendono ad offrire ambienti di svago più inclusivi, dove l’espressione di genere, le prestazioni corporee e le relazioni di genere sono più fluide. D’altra parte, utilizzando pratiche discriminatorie e oggettivanti, gli ambienti mainstream rafforzano l’immaginario sessista che contribuisce alla cristallizzazione delle relazioni di genere tradizionali, all’ipersessualizzazione dei corpi femminili e alla riproduzione, esacerbazione e legittimazione della violenza sessuale.

Le pratiche sessiste e i comportamenti sessuali che sarebbero altamente recriminati e inaccettabili in altri ambienti diurni sono normalizzati di notte. Inoltre, numerose donne considerano le molestie sessuali come un’esperienza normale con cui devono fare i conti quando escono di notte.

In questa direzione si pone Sexism Free Night, un progetto europeo finanziato dal programma Rights Equality and Citizenship (REC) e guidato da un consorzio composto da promoters e organizzatori della vita notturna, Organizzazioni non governative e Università che operano nel campo del gender e del consumo di droghe, con l’obiettivo di creare un dialogo interdisciplinare che riesca a tirare dentro tutti i soggetti convolti.

Questa iniziativa promuove la consapevolezza e la sensibilità di genere negli ambienti della vita notturna producendo e diffondendo conoscenze sulla violenza sessuale e sulle molestie con l’obiettivo di avere spazi notturni più sicuri, più diversificati e più egualitari.

Il progetto ha avuto una fase iniziale di ricerca  che si è basata su un’indagine web a livello europeo su circa 10 mila persone mirato a prendere informazioni sulla prevalenza di sessismo e violenza sessuale tra i maggiorenni in Europa e l’analisi di eventuali interazioni con altri fattori come consumo di sostanze, mobilità, luoghi comuni su sessualità e violenza, anche in relazione alla recente pandemia che ha favorito l’attuazione di nuovi modi di fare festa; alcuni dati del sondaggio vale la pena riportare: il 63% delle persone transgender e non binarie non si sentono sicure al rientro a casa dopo avere terminato la serata e quasi la metà delle donne intervistate e il 30% dei transgender e non binari hanno dichiarato di aver subito forme di molestia e/o violenza sessuale durante la nottata (i maschi solo il 12%). I risultati di questa indagine sono stati utilizzati nella progettazione di sessioni di formazione e in una campagna europea per sensibilizzare i frequentatori di feste, gli artisti e gli operatori della notte.

Il progetto ha anche avuto appunto una fase di formazione seminariale che ha analizzato una gamma completa di argomenti per fronteggiare il sessismo nella vita notturna attraverso il lancio della rete europea Sexism Free Night e  attraverso presentazioni di esempi di buone pratiche come la formazione specifica per i professionisti della vita notturna o l’implementazione di una parola in codice per le persone che si sentono insicure o vengono molestate quando sono fuori di notte (“chiedi di Angela”, “Luisa”) oppure la creazione di gruppi di sensibilizzazione incentrati sull’intervento degli “astanti passivi.

Aumentare la consapevolezza e l’importanza dei frequentatori come agenti del cambiamento nella prevenzione e nella de normalizzazione di atteggiamenti sessisti o di violenza sessuale è uno degli obiettivi principali del progetto: questa campagna è costruita per sensibilizzare i frequentatori di feste e festival sull’importanza di de normalizzare il sessismo e la violenza sessualizzata nei contesti della vita notturna, nonché per consentire loro come partecipanti e spettatori di agire nel prevenire e dissuadere comportamenti sessisti e molestie sessuali.

Uno degli obiettivi di Sexism Free Night è quello di ispirare l’azione, incoraggiare le persone senza vergognarsi o giudicare, concentrandosi sulla lotta al sessismo con creatività, attivismo e ricerche sul campo. Molto spesso noi come spettatori non interferiamo perché semplicemente non capiamo che la situazione sta disturbando il benessere, il divertimento e la sicurezza di qualcuno o abbiamo semplicemente paura.

Pertanto, utilizzando un approccio educativo e interattivo, il progetto mira a promuovere la corresponsabilità e offrire una varietà di strumenti di intervento che lasciano spazio alla creatività / improvvisazione.

Il futuro della vita notturna per i promotori del progetto abbraccia una prospettiva di genere nella promozione della sicurezza, della diversità e di esperienze preziose per tutti.

Il riconoscimento da parte delle istituzioni del ruolo chiave della vita notturna nel plasmare scene e identità urbane offrendo spazi-tempo per lo sviluppo creativo, la sperimentazione e l’attivazione culturale di individui e comunità è fondamentale per la riuscita del progetto così come l’integrazione di genere della vita notturna attraverso un approccio multicomponente e partecipativo rivolto alle culture notturne e alle parti interessate.

Fondamentale anche la cooperazione con altre iniziative che contribuiscono allo sradicamento del sessismo unendo gli sforzi nell’intervento con vittime o ex perpetratori di violenza. Tra le buone pratiche segnaliamo anche la compilazione di una guida con le migliori pratiche sulla prevenzione tra operatori della notte, operatori della riduzione del danno e organizzatori di eventi.

In conclusione è necessario affrontare i nuovi miti riguardanti la violenza sessuale negli ambienti della vita notturna e continuare a lavorare per dissipare quelli esistenti attraverso nuove campagne di sensibilizzazione che promuovano la diversità e l’uguaglianza nella nighlife metropolitana.